lunedì 2 dicembre 2013

IN ITALIA ABBIAMO I MIGLIORI SERVI DEL POTERE MONDIALE DEL PIANETA

L’Italia radia Simoncini dall’Albo mentre negli USA si studia il Bicarbonato

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A quanto pare, aveva ragione l’oncologoitaliano Tullio Simoncini, che è stato radiato dall’Ordine dei medici perchè pretende di trattare il cancro inondando la zona di bicarbonato al 5%.
L’idea che sta dietro a questo genere di ricerche è ben nota a tutti gli oncologi: iltumore prospera in ambiente acido ed anzi lo genera attorno a sé, con ciò favorendo le metastasi.
Le cellule normali infatti muoiono in quell’alto livello di acidità in cui il cancro cresce. Dunque aumentare l’alcalinità dei circostanti tessuti, con il bicarbonato o gli anti-acidi, contrasta il proliferare delle cellule tumorali e pare che le obblighi ad auto-eliminarsi.
Il National Institute of Healt ha asssegnato un finanziamento di 2 milioni di dollari al dottor Mark Pagel, del Cancer Center dell’Università dell’Arizona, per affinare la sua ricerca sull’uso del bicarbonato di sodio nella terapia del cancro al seno (leggi qui).
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La notizia americana vendica anche il dottor Stefano Fais, gastroenterologo, che da anni cerca di promuovere il trattamento del cancro con somministrazione di inibitori della pompa protonica (si tratta dei comuni farmaci antiacidi, che sono somministrati per l’ulcera).
Il dottor Fais è sicuro che tali anti-acidi possono addirittura bloccare i tumori che sono diventati resistenti alla chemioterapia, ma non riesce a trovare cliniche disposte ad avviare una sperimentazione clinica su pazienti volontari. Ciò nonostante il fatto che il dottor Fais non sia affatto un medico sconosciuto, bensì un direttore dell’ufficialissimo Istituto Superiore di Sanità, e più precisamente direttore del Dipartimento dei farmaci tumorali nel suddetto Istituto.
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Dunque uno che dovrebbe essere ascoltato, invece il dottor Fais si è spesso lamentato di non riuscire a trovare un ospedale disposto a provare a trattare i cancerosi coi soli antiacidi, ottenendo al massimo che vengano usati insieme alla chemioterapia; anche se adesso sembra che qualcosa stia cambiando in meglio.
Come leggiamo in un noto blog:
Anche le diete anti-cancro oggi raccomandate – abolizione della carne rossa, dei formaggi fermentati e riduzione delle proteine animali in genere, rinuncia agli zuccheri e carboidrati raffinati, e invece grandi quantità di verdura come cavoli e broccoli – sono diete alcalinizzanti. Il sangue umano, se sano, è lievemente alcalino (pH 7,4), e più è reso acido da diete carnee, meno bene ossigena le cellule; il mare è alcalino decisamente (pH 8,1), le acque minerali curative ancora di più (fra 9 e 11).
Un giorno ci si dovrà spiegare come mai l’oncologia ufficiale, che inietta ai pazienti nient’altro che veleno, è riuscita a creare in Italia un simile clima di chiusura verso ricerche promettenti, e di persecuzione di chi le sperimenta.
L'idea che sta dietro a questo genere di ricerche è ben nota a tutti gli oncologi: il tumore prospera in ambiente acido ed anzi lo genera attorno a sé, con ciò favorendo le metastasi.
L’idea che sta dietro a questo genere di ricerche è ben nota a tutti gli oncologi: il tumore prospera in ambiente acido ed anzi lo genera attorno a sé, con ciò favorendo le metastasi.
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