mercoledì 20 novembre 2013

BASTA VIVISEZIONE BASTA ORRORI SUI FRATELLI ANIMALI

Il Messaggero di Roma è stato acquistato anni fa dalla multinazionale chimica Montedison (comprendente le industrie farmaceutiche Carlo Erba, Farmitalia ed altre), la quale ha anche sovvenzionato l'impero editoriale Rizzoli mettendolo in grado, tra l'altro, di prelevare tutto il gruppo editoriale del Corriere della Sera (comprendente numerose testate), del Mattino di Napoli, e di numerose altre testate da Nord a Sud.


Il Giorno di Milano è di proprietà dell'ENI (Ente nazionale idrocarburi) e come tale egualmente impegnato a spingere il popolo italiano al consumo esagerato dei farmaci, visto che l'ENI è proprietario nella misura del 50% del gruppo farmaceutico Archifar, dopo aver ceduto l'altra metà all'alleata Montedison.


In un articolo intitolato L'industria farmaceutica registra importanti sviluppi, si leggeva sul Mesaggero in data 8-2-1975:

"Significativo di questa operazione è che il residuo 50% del capitale dell'Archifar resta nelle mani dell'ENI che la possedeva da tempo. L'acquisto è stato concordato tra Montedison ed ENI e questo conferma che la collaborazione tra i due gruppi procede e che i contrasti sono superati. La Montedison avrà la gestione della società."


E' stata ancora la Montedison a mettere in grado Indro Montanelli di fondare vari anni or sono il suo Giornale nuovo garantedogli un determinato introito pubblicitario. Nonostante questo fatto bene noto, il Giornale nuovo si presentò al pubblico italiano come un quotidiano indipendente, libero di qualsiasi vincolo, "di proprietà dei suoi redattori".


I quali non esitarono a spalancare le colonne del giornale agli imbonitori dell'industria farmaceutica e del famigerato Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" di Milano e a respingere tutte le opinioni dissenzienti dei veri intenditori.


Quando poi gli interessi della Montedison divennero arbitri anche della radio italiana di Montecarlo, la propaganda farmaceutica e vivisezionistica cui veniva sottoposto il pubblico italiano cominciò a dilagare, con notizie provenienti ufficialmente sia dal Corriere della Sera sia dal Giornale nuovo. Esempi:
CENSURA CHIMICA IN ITALIA La truffa sistematica perpetrata dal kombinat medico-chimico in collusione con i governi (ministeri dell'istruzione pubblica, autorità sanitarie, stazioni radio e televisive statali) viene sostenuta da una folta schiera di presunti scienziati i quali o vengono profumatamente pagati per propagandare consapevolmente delle controverità oppure sono incapaci di liberarsi di nozioni ritenute valide il secolo scorso ma nel frattempo rivelatisi errate. L'ignoranza, si sa, è sempre stata dura a morire, e più di tutte l'ignoranza dei dotti. La macchina popagandistica del kombinat plagia l'opinione pubblica non soltanto attraverso i mass media statali (scuole e università, radio e tivù) ma anche mediante tutti gli altri mezzi d'informazione: giornali e riviste. Basta sapere che circa l'80% di tutte le inserzioni a pagamento che mantengono in vita le pubblicazioni a forte tiratura provengono direttamente o indirettamente dal campo chimico con tutte le sue molteplici ramificazioni: petrolchimica, oleochimica, agrochimica, fertilizzanti, materie plastiche, cosmesi (prodotti di bellezza), fibre, farmaceutica, coloranti, pigmenti, additivi, ecc. Tolti tutti questi rami, radicati nella chimica, rimane ben poco. Si tratta di un fenomeno internazionale, ma in Italia si presenta l'aggravante che l'industria chimica non ha nemmeno bisogno di agitare lo spauracchio del ritiro degli annunci pubblicitari dato che la maggioranza dei quotidiani e periodici o sono di proprietà oppure sono finanziati per via diretta o indiretta dall'industria chimica. Il Messaggero di Roma è stato acquistato anni fa dalla multinazionale chimica Montedison (comprendente le industrie farmaceutiche Carlo Erba, Farmitalia ed altre), la quale ha anche sovvenzionato l'impero editoriale Rizzoli mettendolo in grado, tra l'altro, di prelevare tutto il gruppo editoriale del Corriere della Sera (comprendente numerose testate), del Mattino di Napoli, e di numerose altre testate da Nord a Sud. Il Giorno di Milano è di proprietà dell'ENI (Ente nazionale idrocarburi) e come tale egualmente impegnato a spingere il popolo italiano al consumo esagerato dei farmaci, visto che l'ENI è proprietario nella misura del 50% del gruppo farmaceutico Archifar, dopo aver ceduto l'altra metà all'alleata Montedison. In un articolo intitolato L'industria farmaceutica registra importanti sviluppi, si leggeva sul Mesaggero in data 8-2-1975: "Significativo di questa operazione è che il residuo 50% del capitale dell'Archifar resta nelle mani dell'ENI che la possedeva da tempo. L'acquisto è stato concordato tra Montedison ed ENI e questo conferma che la collaborazione tra i due gruppi procede e che i contrasti sono superati. La Montedison avrà la gestione della società." E' stata ancora la Montedison a mettere in grado Indro Montanelli di fondare vari anni or sono il suo Giornale nuovo garantedogli un determinato introito pubblicitario. Nonostante questo fatto bene noto, il Giornale nuovo si presentò al pubblico italiano come un quotidiano indipendente, libero di qualsiasi vincolo, "di proprietà dei suoi redattori". I quali non esitarono a spalancare le colonne del giornale agli imbonitori dell'industria farmaceutica e del famigerato Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" di Milano e a respingere tutte le opinioni dissenzienti dei veri intenditori. Quando poi gli interessi della Montedison divennero arbitri anche della radio italiana di Montecarlo, la propaganda farmaceutica e vivisezionistica cui veniva sottoposto il pubblico italiano cominciò a dilagare, con notizie provenienti ufficialmente sia dal Corriere della Sera sia dal Giornale nuovo. Esempi: "Scienziati americani, lavorando su scimmie, stanno mettendo a punto un piccolo apparecchio che curerà l'epilessia. Questo apparecchio sarebbe anche tanto intelligente da sapere "prevedere" l'insorgere degli attacchi". (10-12-1975). "Esperimenti su scimmie hanno portato alla scoperta di un nuovo farmaco che fa ritenere che siamo forse a una svolta nella cura dell'arteriosclerosi". (19 novembre 1973). Sono trascorsi vari anni da allora, ma l'epilessia e l'arteriosclerosi non solo presentano i problemi di sempre, come il cancro, il diabete, le artrosi, l'epilessia, gli incidenti cardiocircolatori, e tutte le altre malattie che da anni sono sempre "sul punto" di essere debellate, ma sono in continuo aumento. Ma c'è di più e di più grave: Ad esempio, in data 25-11-1975, un'ascoltatrice aveva domandato se è vero che il latte materno è più salutare di quello che si compra bello e pronto. Incredibilmente ma vero, il "pediatra" montedisoniano di Radio Montecarlo informava milioni di radioascoltatori, tra una canzonetta e l'altra, che mentre ciò era vero in passato, ora non lo è più, poiché "gli enormi progressi fatti nel campo dell'alimentazione negli ultimi tempi" hanno portato alla messa a punto di tipi di latte che sono addirittura superiori al latte materno, contenenti tra tanti altri vantaggi delle sostanze "antivirali" (sic). Informazioni di questo genere non esitiamo di dichiarare criminali. Nel migliore dei casi, col latte artificiale il bambino ingerisce sostanze devitalizzate, mancanti perlomeno di vitamine naturali nonché degli anticorpi protettivi provenienti dalla madre. Nel peggiore dei casi, ossia se questi tipi di latte preparato contengono veramente additivi, presunti "antivirali", il bambino ingerisce veleni, che pertanto possono innescare cancri, leucemie, causare ritardi mentali, insomma provocare una o più delle innumerevoli malattie che vengono eufemisticamente definite "della civiltà", anziché con il loro vero nome: malattie fabbricate dall'industria farmaceutica con l'ausilio di sfacciati propagandisti camuffati da missionari della salute. Fonte: dal libro di Hans Ruesch "I falsari della scienza" (pag. 11-12) Vedi:http://www.facebook.com/photo.php?fbid=470929969651521&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src ___________________

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