D: Di quanti farmaci abbiamo effettivamente bisogno?
Ruesch: Anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicò una lista di soli 250 farmaci che c
onsiderava “essenziali”. Anche questa cifra modesta era dieci volte superiore a quella specificate dalla commissione medica del Presidente cileno Allende, il quale era un medico. Poi l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) pubblicò un elenco di 26 medicamenti “veramente essenziali”, che in seguito furono ridotti a solo 9, come riportò l’autorevole Weltwoche di Zurigo il 14 ottobre 1981. E quale di questi era in testa dei 9 “particolarmente essenziali”? La nostra vecchia Aspirina! Scoperta giusto più di un secolo fa – senza sperimentazione animale, poiché per molti animali essa è mortale.
D: È possibile riconoscere l’efficacia d’un farmaco senza prima sperimentarlo sugli animali?
R: Certamente. In realtà, i farmaci che hanno dimostrato il loro valore terapeutico non sono stati trovati sperimentandoli sugli animali. Hanno origine vegetale ed erano conosciuti già nell’antichità, quando molto saggiamente non venivano provati sugli animali.
D: Questi farmaci utili non sono stati adottati anche dall’industria farmaceutica?
R: Alcuni sì, ma in modo errato. Per produrli in massa (cioè, per guadagnare in fretta molto denaro), l’industria chimica ha tentato di sintetizzarne gli agenti benefici – ha cercato di riprodurli artificialmente – ma spesso con risultati disastrosi.
D: Può fornirci più informazioni al riguardo?
R: La “Rauwolfia serpentina”, per esempio, è una pianta originaria dell’India della famiglia delle Apocinacee che è stata utilizzata per secoli e contiene importanti alcaloidi terapeutici, compresa la Reserpina, che abbassa la tensione arteriosa, e l’Ajmalina, un regolatore cardiaco. Al suo stato naturale, questa pianta contiene tracce di elementi e Sali che la rendono facilmente assimilabile, e in più le sostanze vitali naturali che nessuna analisi chimica è in grado di individuare e quindi di riprodurre. Allora gli affaristi dei laboratori si sono messi a isolare la Reserpina, a ricrearla chimicamente e a prescriverla allo stato puro, fino a che divenne evidente, dopo una ventina d’anni, che questo preparato artificiale, cioè l’imitazione chimica del prezioso prodotto naturale, provocava il cancro del seno come pure serie depressioni negli esseri umani – conseguenze che vari anni di prove sugli animali non avevano fatto prevedere e che la pianta naturale non produce affatto.
D: Ma supponiamo che dovessimo testare un nuovo farmaco: non sarebbe prudente provarlo prima sugli animali?
R: Certamente no. Tutti i numerosi disastri terapeutici del 20° secolo si sono prodotti perché ci si fidava dei risultati degli esperimenti fatti sugli animali. Prima dell’introduzione massiccia di questi test, non c’erano state simili catastrofi.
D: I test sugli animali non possono dirci, per esempio, se un nuovo farmaco causerà delle deformazioni al feto?
R: Possono solo disinformarci, come è accaduto con il Talidomide – che fu il primo caso, e per questo il più noto e il più clamoroso, di tutti quelli che seguirono. Dopo essere stato testato massicciamente sugli animali per tre anni (secondo la rivista americana Time del 13 febbraio 1962), il talidomide era stato raccomandato specificamente alle donne incinte come un calmante totalmente innocuo. Dopo la famosa tragedia, i test sugli animali vennero moltiplicati, professatamente con lo scopo di evitare altre tragedie simili, ma con il risultato opposto: da allora i casi di neonati deformi si sono moltiplicati anziché diminuire. (Per ulteriori informazioni, vedi capitolo ”Il caso del Talidomide” in Imperatrice Nuda). D’altra parte, se l’Aspirina fosse stata preventivamente testata sugli animali, questo farmaco, che è il più diffuso e il meno pericoloso, non sarebbe probabilmente mai entrato in uso poiché è mortale per molte specie di animali. Dunque le prove sugli animali possono anche bloccare l’utilizzazione di prodotti utili per l’uomo.
Continua (…)
Fonte (http://www.hansruesch.net/articoli/D&R.htm): VIVISEZIONE – Risposte alle solite domande:
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Info: http://www.hansruesch.net/
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