lunedì 11 novembre 2013

COLPA DI UN POPOLO CHE MUORE PER PAGARE QUESTI PARASSITI. BLOCCO TOTALE DI TUTTI I PAGAMENTI

Attilio Befera guadagna più del Presidente americano Obama

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I manager, in Italia, sono strapagati, si sa, ma che uno di loro, Attilio Befera, guadagni più del Presidente degli Stati Uniti, lascia alquanto perplessi. Quanto di più, con precisione, non è dato saperlo, non almeno allo stato attuale delle cose.
Vista la mancanza dei cumuli nelle dichiarazioni dei redditi, per farsi un’idea bisogna spulciare i redditi del 2011, quando Befera aveva solo un incarico. Ebbene, due anni fa il direttore delle Agenzie delle Entrate prese circa 700 mila euro. Il presidente degli Stati Uniti, invece, porta a casa circa 300mila euro all’anno. Ma le cose di cui Befera deve dare conto non finiscono qui: il manager, infatti, non potrebbe per legge fare quello che fa.
E’ in pensione da due anni, e lavora attualmente come “esterno”. Fin qui tutto bene, se non fosse per il fatto che a 67 anni la legge vieta di assumere incarichi di dirigenza, pure da esterno. Ma dove nasce questa bella tradizione tutta italiana di strapagare i supermanager? All’epoca in cui ricopriva la carica di Ministro della Funzione Pubblica, Patroni Griffi ebbe l’idea di porre i manager pubblici, destinatari di un’onda crescente di perplessità, sotto una teca di vetro.
così, conoscere il loro stipendio, l’entità delle loro ricchezze e distinguere gli avidi dai sobri, ma l’idea non ha funzionato, perché suddetti manager hanno sempre imbrogliato, dichiarando un solo stipendio, quando, invece, ne percepivano anche due o tre. Attualmente il nostro Paese detine il triste primato dei manager più pagati del mondo. Ad affermarlo è l’Ocse, che ha realizzato uno studio approfondito e ha persino rimproverato i nostri amministratori per l’elevato peso che esercito sulle finanze pubbliche. La media degli stipendi dei manager italiani è di 400mila euro l’anno. Se vostro figlio ha qualche dubbio, su quale lavoro svolgere da grande, dategli un “buon consiglio”…
Fonte: www.investireoggi.it

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