mercoledì 16 ottobre 2013

LEA GAROFALO

Il Popolo Che Non Esiste IN RICORDO DI LEA GAROFALO, SPLENDIDA DONNA DEL SUD, VITTIMA DI MAFIA: FU UCCISA IL 24 NOVEMBRE 2009. SABATO, FINALMENTE, I FUNERALI Lea era originaria di Petilia Policastro, paesino della provincia crotonese. Si ribellò alla 'ndragheta nel 2002. Da testimone di giustizia, sottoposta a protezione, cominciò a rivelare i particolari delle faide interne alle 'ndrine. Principalmente denunciando quelli della famiglia in cui era nata e cresciuta. La sua collaborazione con la giustizia fu osteggiata da tutti. Soprattutto dal suo ex compagno Carlo Cosco, sul cui conto Lea ha avuto sempre tanto da svelare. Dopo una sospensione temporanea del programma, Lea Garofalo fu riammessa alla tutela nel dicembre del 2007: da quel momento iniziò ad essere vittima di minacce e agguati, uno dei quali, nel 2008, prevedeva il suo rapimento. Riuscì a sfuggire grazie all'intervento di Denise e dei carabinieri. Un rapporto travagliato quello con lo Stato, con la giustizia, con l'ombra della sua famiglia e dell'ex compagno Cosco. Nell'aprile 2009, qualche mese prima della sua "scomparsa", decise di rinunciare alla protezione, tornare a Petilia Policastro e traslocare a Campobasso. Il 24 novembre del 2009 Carlo Cosco attirò l'ex compagna in via Montello. "Per parlare del futuro di Denise". Lì, vicino al cimitero monumentale di Milano, alcune telecamere inquadrarono Lea per l'ultima volta. Prima di cadere in una trappola: venne rapita, portata in un magazzino, interrogata. Torturata per ore. Strangolata. Il suo cadavere fu trasportato in un terreno vicino San Fruttuoso e bruciato dentro un bidone. Poi sepolto. http://www.huffingtonpost.it/celeste-costantino/sabato-a-milano-per-lea-e-denise-e-per-chi-ogni-giorno-si-ribella-alle-mafie_b_4101206.html?utm_hp_ref=tw

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