domenica 4 agosto 2013

fondo monetario

Il direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, l'economista brasiliano Paulo Nogueira Batista, ha rilevato che non offrirà più il suo supporto alla continuazione del piano di salvataggio della Grecia. Dopo che lunedì il Fmi ha rilasciato una tranche da 1.7 miliardi di euro di aiuti ad Atene, l'organizzazione internazionale rischia ora rischia di spaccarsi sulla questione. “Gli sviluppi recenti in Grecia confermano alcune delle peggiori paure. L'attuazione del programma di riforma non è stato soddisfacente in quasi tutte le aree: crescita e sostenibilità del debito continuano ad essere eccessivamente ottimiste”, ha dichiarato l'economista brasiliano, paladino dell'irritazione di molti membri del Fmi per il salvataggio di paesi europei. Batista ha poi sostenuto che il recente rapporto del Fmi che plaudiva i progressi della Grecia nello stabilizzare la sua economia evidenziava anche il rischio concreto che i fondi non saranno mai rimborsati se gli altri stati membri dell'Ue dovessero abbandonare Atene. Del resto, con una disoccupazione al 27%, il sesto anno di recessione ed il rifiuto categorico di Berlino a pensare un alleggerimento del peso debitorio, si tratta di un'ipotesi tutt'altro che remota per la Grecia. L'inusuale commento di Batista avviene nello stesso giorno in cui il Fmi ha confermato alcune indiscrezioni emerse in alcune recenti anticipazioni su un gap finanziario della Grecia che si avvicina agli 11 miliardi di euro – 4.4 miliardi nel 2014 e 6.5 miliardi nel 2015.

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