Il 9 dicembre 2013 scatterà la rivoluzione per scacciare i tiranni
Il 9 dicembre i cittadini più intelligenti
e responsabili stopperanno tutta l’Italia.
Bloccheranno tutto, cioè si ribelleranno,
perché ribellarsi è un diritto e un dovere;
è la cosa giusta da fare quando le si è
provate tutte senza approdare a nulla.
Lanciano l’iniziativa migliaia di persone
provenienti da tutte le parti del Paese.
I governanti in questi ultimi 10 anni
ci hanno ridotti alla fame, hanno
distrutto l’identità del Popolo,
hanno annientato il futuro
di intere generazioni.
L'Italia si ribella e scende nelle strade
contro il far-west della globalizzazione
che ha tolto il lavoro a tanta gente, contro
questo modello di Europa, per riprendersi
la propria sovranità popolare, monetaria,
per riappropriarsi della Democrazia,
per difendere la propria dignità.
Ribellarsi è un giusto dovere.
Quando un governo non fa
che tartassare, massacrare
il popolo, è chiaro che
va cacciato via senza
eccessivi complimenti.
Rispetto alla precedente protesta,
avvenuta prevalentemente in Sicilia,
adesso il Movimento dei Forconi mira
alla protesta ad oltranza su tutto
il territorio italiano, probabilmente
per una settimana, la stessa durante
la quale è stato tra l’altro proclamato
il fermo nazionale dell’autotrasporto.
Alla protesta aderiscono oltre al Movimento dei Forconi
altre sigle e altri comitati, tra cui Azione Rurale Veneto,
comunemente definiti come i “Cobas del Mais”, l’A.I.Tras,
Associazione Italiana Trasportatori, C.R.A. Comitati Riuniti Agricoli,
Life Veneto, il movimento dei Liberi Imprenditori Federalisti Europei,
M.A.A. Movimento Autonomo Autotrasportatori, i Cobas del Latte, ecc.
A guidare la protesta dal prossimo 9 dicembre saranno anzitutto
gli agricoltori, i camionisti, gli allevatori, i piccoli commercianti
e, di sicuro, pure tanti disoccupati che esigono lavoro e dignità.
CERCHIAMO TUTTI DI PARTECIPARE A QUESTA RIVOLTA PACIFICA,
APARTITICA, SENZA BANDIERE, MA CHE SI TROVERA' A SCRIVERE
LA STORIA DELLA NOSTRA RISCOSSA E DELLA NOSTRA LIBERTA'.
Daniele Barbarotto
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