domenica 31 agosto 2014

FARE GLI ORTI LE COSE DA SOLI SI RISPARMIA E SI MANGIA NATURALE

Agroalimentare: in Italia in due anni triplicati gli orti urbani

    Redazione
    Mai cosi' tante aree verdi sono state destinate ad orti pubblici nelle citta' capoluogo, dove si e' raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri di terreno di proprieta' comunale divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all'impianto di orti e al giardinaggio ricreativo. E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia che nel 2013 gli orti urbani in Italia sono addirittura triplicati rispetto al 2011 quando coprivano appena 1,1 milioni di metri quadri. Si tratta di una risposta alla crescente domanda di verde anche nelle citta' che complice la crisi spinge un italiano su quattro alla coltivazione fai da te per uso domestico. Le coltivazioni degli orti urbani non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare e, oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in difficolta' e ad avere anche un valore didattico, concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali tra le aree edificate per lo piu' incolte e destinate all'abbandono e al degrado. Se a livello nazionale - precisa la Coldiretti - praticamente la meta' delle amministrazioni comunali capoluoghi di provincia nel 2013 hanno messo a disposizione orti urbani per la cittadinanza, esiste una forte polarizzazione regionale, con la percentuale che sale all'81 per cento nelle citta' del Nord (oltre che a Torino, superfici consistenti sono dedicate anche a Bologna e Parma, entrambe intorno ai 155 mila metri quadrati). Meno di due citta' capoluogo su tre al Centro Italia hanno orti urbani, mentre nel Mezzogiorno sono presenti solo a Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro, secondo l'istat.
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